“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”. Così cantava Fabrizio De Andrè, colui che più di ogni altro ha saputo raccontare Genova, soprattutto ai furesti. Se avesse conosciuto le ragazze e i ragazzi dell’”Associazione MiMe SportFriendly” forse avrebbe cambiato il secondo verso scrivendo “dal ricordo nascono i fior”.
Sì perché questa associazione che opera soprattutto nel voltrese, dunque nell’ultima frazione ponentina della lunga costa genovese, è nata nel ricordo di un amico: Michele Meardi, classe 1978, portato via da questa città e da quella Voltri che aveva saputo attraversare con un’energia unica e un sorriso incantevole, nell’ottobre del 2009. Un incidente in moto per le strade del Turchino.
È difficile immaginare e comprendere fino in fondo che dolore rappresenti un evento così, per chi è davvero coinvolto. È difficile immaginare quali reazioni si possano avere, come si possa reagire. Le ragazze e i ragazzi del MiMe hanno compiuto la scelta più difficile e intrapreso la strada più bella: non perdersi e non disperdere energie, stare uniti e accogliere altre persone, non vivere nel ricordo, ma far sì che il ricordo viva.
Tutto questo attraverso la creazione di eventi che hanno della vitalità il loro punto di forza: dal torneo di beach volley organizzato nel luglio scorso fino al pomeriggio di balli caraibici al PalaCep a novembre. Tutto questo potrebbe già essere sufficiente, sennonché in queste circostanze il MiMe raccoglie fondi per fare beneficenza. Proprio per questo motivo, grazie anche a un luogo messo a disposizione dall’Arciragazzi, questa settimana il MiMe ha cominciato ad allestire a Voltri una ludoteca per bambini.
Esistono moltissime iniziative che si possono immaginare e pensare, tutte lodevoli e importanti, ma trasformare il ricordo in gioco e il dolore nei sorrisi dei bambini è qualcosa di visionario e geniale.
La città e le sue storie, dunque.
Perché certe storie a volte vanno raccontate. Perché certi sorrisi non vanno dimenticati.